La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha reso chiara la posizione dell’Unione rispetto alla guerra.
La guerra in Ucraina ha reso Vladimir Putin il nemico pubblico numero uno dell’Unione europea. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha reso chiara la posizione dell’Unione rispetto alla guerra attualmente in corso in Ucraina. Se già i sei pacchetti di sanzioni contro Mosca non avessero fatto capire al mondo da che parte sta l’Europa, von der Leyen ha ribadito che l’Ue sta dalla parte dell’Ucraina, contro il presidente della Russia, Vladimir Putin.
L’aiuto dell’Unione per far vincere Zelensky
“L’Ucraina deve vincere questa guerra. E l’aggressione di Vladimir Putin deve essere un fallimento strategico”. Queste le parole della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, alla conferenza tenutasi al World Economic Forum di Davos, Svizzera. “La guerra in Ucraina – ha commentato von der Leyen – sta mettendo in dubbio l’intero ordine internazionale. È per questo che contrastare l’aggressione della Russia è un compito per l’intera comunità globale. Faremo tutto quello che possiamo per aiutare gli ucraini a vincere e a riprendere il futuro nelle loro mani. Per la prima volta nella storia, l’Unione Europea fornisce aiuti militari a un Paese sotto attacco. Stiamo mobilitando tutto il nostro potere economico. Le nostre sanzioni e l’azione spontanea sanzionatoria delle aziende stanno impoverendo l’economia russa e la macchina da guerra del Cremlino”.
L’imperativo è ricostruire l’Ucraina
Al fine di finanziare la riedificazione del Paese attaccato da Putin, “non dobbiamo lasciare nulla di intentato: anche, se possibile, usando beni della Russia“. Queste le parole di von der Leyen. “Oltre agli aiuti a breve termine – ha dichiarato la presidente della Commissione – serve di più. Con la stessa determinazione aiuteremo l’Ucraina a rinascere dalle ceneri. È questa l’idea dietro la piattaforma di ricostruzione che ho proposto al presidente Volodymyr Zelensky. Ieri nel suo discorso qui ha riconosciuto una novità senza precedenti del mondo democratico, l’intesa per cui bisogna combattere per la democrazia. La ricostruzione dell’Ucraina richiede un lavoro colossale, ma insieme possiamo farcela. È per questo che ho proposto una piattaforma per la ricostruzione che dovrà essere guidata dall’Ucraina e dalla Commissione Europea, perché metteremo insieme riforme e investimenti. La piattaforma – ha affermato la presidente della Commissione europea – inviterà contributi globali, da ogni Paese che ha a cuore il futuro dell’Ucraina, dalle istituzioni finanziarie internazionali e dal settore privato. Non si tratta solo di riparare il danno fatto dalla furia distruttiva di Putin, si tratta anche di costruire il futuro che gli ucraini scelgono per se stessi“.